Processo Telematico: l’atteggiamento “salvifico” della giurisprudenza più recente

Processo Telematico:

l’atteggiamento “salvifico”

della giurisprudenza più recente

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L’articolo è stato realizzato, insieme all’amico e collega Fabrizio Sigillò del foro di Catanzaro, per “Il Quotidiano Giuridico”, il quotidiano di informazione giuridica del gruppo Wolters Kluwer Italia e curato da Cedam, Utet Giuridica, Leggi d’Italia e Ipsoa.

Il primo triennio di attuazione del PCT ha rivelato il graduale ridimensionamento dell’originario (ed invero preoccupante) orientamento che, qualificando il sistema di deposito telematico come innovativo del codice di procedura civile, aveva ritenuto operative alcune preclusioni talora neanche ipotizzate dalle disposizioni codicistiche e che oggi si riscontrano con minore frequenza. E’ in questo solco che si collocano 3 recenti pronunce giudiziali il cui commento si ritiene opportuno unificare in considerazione della loro complessiva comunanza. Due delle decisioni pervengono da Tribunale di Milano, ormai tradizionale fucìna di indirizzi non sempre condivisibili ma, in ogni caso, innovativi e l’altra viene invece emessa dal Tribunale di Torino e completa l’orientamento già altre volte manifestato in quella sede in punto di rimessione in termini.

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Avv. Maurizio Reale

1 agosto 2016

         

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