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Scopo del sito è quello di agevolare i colleghi nella conoscenza del processo telematico e ciò sotto un duplice aspetto: quello delle norme che lo regolano e quello degli strumenti attraverso i quali utilizzarlo.

Nel 2005 ho letto una pubblicazione dal titolo “L’Informatica negli studi legali e nel processo civile” a cura dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati, nella quale era scritto che:

“La tecnologia non è più appannaggio esclusivo di scienziati, ingegneri e addetti ai lavori, ma è entrata nelle case, negli uffici, negli studi professionali e la portata rivoluzionaria di questa irruzione appare riflettersi inevitabilmente nel campo del diritto, ponendo nuove sfide al giurista; per queste ragioni, non può più considerarsi tale chi si ostini a non volersi occupare dell’informatica, a rifiutare di capire come e quanto possa servire a migliorare la qualità della vita, a non cercare di vederne le applicazioni professionali. Un avvocato che si rifiutasse di compiere questo sforzo, usando le parole di un maestro quale Renato Borruso, si porrebbe allo stesso livello di chi volesse comprendere il diritto vigente senza saper essere uomo del suo tempo”.

Credo che in tali righe sia riassunto quello che, a mio avviso, è uno dei problemi per i quali, ad oggi, il processo telematico è, in rapporto agli Uffici Giudiziari presenti nel territorio, scarsamente utilizzato.

Le parole PEC, firma digitale, PDA, CPECPT a molti operatori del diritto o sono sconosciute nel loro significato o assolutamente non chiare e facilmente confondibili le une con le altre.

Nel corso del 2011, sotto il profilo normativo, si sono avute alcuni importanti modifiche che, per certi versi hanno stravolto il funzionamento del processo telematico così come regolato dalla normativa del 2008. Passeremo quindi dalla CPECPT alla PEC come mezzo di comunicazione tra il Gestore Centrale e il singolo avvocato e non sarà più obbligatorio essere iscritti ad un PDA anche se ritengo comunque necessaria l’iscrizione ad un PDA per i motivi che indicherò in altra pagina.

Cercherò di spiegare, avvalendomi della mia personale esperienza e di quella di altri colleghi che nel settore operano e che nella rete hanno lasciato le loro preziose testimonianze, il significato e l’importanza dei termini sopra indicati e di quant’altro sia utile per la conoscenza e l’utilizzo del processo telematico.

Ringrazio chi avrà avuto la pazienza di soffermarsi tra le pagine del sito, sperando che, la lettura delle stesse sia stata utile per fugare qualche dubbio o rafforzare qualche certezza.

Teramo, 5 agosto 2011

Avv. Maurizio Reale

 

         

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