Rimessione in termini se la “busta” telematica non è accettata entro il giorno lavorativo successivo al deposito

Rimessione in termini se la “busta” telematica non è

accettata entro il giorno lavorativo successivo al deposito

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L’articolo è stato realizzato per “Il Quotidiano Giuridico”, il quotidiano di informazione giuridica del gruppo Wolters Kluwer Italia e curato da Cedam, Utet Giuridica, Leggi d’Italia e Ipsoa.

Con ordinanza del 10 maggio 2016 della Sezione Lavoro del Tribunale di Milano, è stata accolta la richiesta di rimessioni in termini avanzata dal resistente a seguito di una costituzione in giudizio mediante deposito telematico “affetto” da errore fatale (non gestibile) e come tale rifiutato dalla cancelleria dopo ben undici giorni dall’invio.

La decisione, oltre ad essere del tutto condivisibile per quanto si dirà appresso, si distingue soprattutto per il ragionamento logico giuridico posto in essere dalla dott.ssa Maria Grazia Cassia che, a differenza di altri magistrati chiamati a pronunciarsi su questioni uguali o simili, non dimentica di coniugare i disposti tecnico normativi con il buon senso che, come è definito dalla Treccani, è la capacità istintiva di giudicare rettamente

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Avv. Maurizio Reale

03 giugno 2016

         

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